Notiziario dicembre 2010
Continua il percorso del Beato Pianzola lungo le strade della Lomellina per raggiungere luoghi, persone, ambienti diversi, in cui lasciare impronte e dare vita e fioritura alla santità. Il suo sorriso attira i cuori semplici, che si aprono alle richieste più diverse per affrontare questo “mal di vivere”: chiedono la salute, un posto di lavoro, un futuro più dignitoso per i figli; chiedono pace e serenità nella famiglia e nel mondo. Molti intercedono per avere il dono della fede, perso tra le vicende dell’esistenza umana e le sfide quotidiane di una società che si appaga di valori appariscenti ed effimeri.
Non ritorna, forse, urgente e pressante il richiamo della ri-evangelizzazione; il richiamo per tutti, in particolare per i Pastori di anime, di “uscire dalle sacrestie” per incontrare il popolo là dove si ritrova? Perché non progettare percorsi di ri-annuncio della Parola, di lettura del Vangelo nella semplicità e nella carità che sognavano i nostri Padri Oblati, missionari in terra di Lomellina?
I “Giovani”, che spesso definiamo senza spina dorsale, hanno camminato per ore sotto la pioggia per sfatare la festa di Halloween e indicare nella Solennità dei Santi la forza e il coraggio di gridare la bellezza di essere “di e con” Gesù Cristo, aperti alla carità cristiana del vedere e considerare il “fratello” come un sacramento. Hanno consegnato al Vescovo Claudio la loro disponibilità a servire, dentro le nostre realtà ecclesiali: Associazioni, Oratori, Comunità ecc., il fratello che ha bisogno di aiuto, deponendo ai piedi della Croce un mattone, simbolo di costruzione e di disponibilità vocazionale.
La richiesta che ancora ritorna tra le preghiere al Beato è ancora questa: una ventata di Spirito Santo nel discernere le scelte più importanti della vita: quale strada sia vocazionale che professionale percorrere?
Il bivio ci impone sosta, ripensamento, apertura a fatti ed eventi che l’Altro mette sul nostro percorso.
“Gli incontri – scrive Padre Pianzola, spesso sono incontri che affannano e consolano“ certo sono segni di un orizzonte più grande che ci sovrasta e che ci prepara a qualcosa di grande: “Trovavo sempre le tue foto e i giornali; la tua storia mi ha colpito per la semplicità, la mitezza e … ti ho preso in simpatia. Ora sono molto felice, Beato Francesco Pianzola. Io prego per Te. Grazie!.”.
sr. Tiziana Conterbia
|