Padre Cristoforo Bove

Padre Cristoforo Bove e’ ritornato alla Casa del Padre.

“La vita degli uomini si illumina e prende significato con la loro morte!”
Così scriveva Padre Cristoforo Bove, Relatore presso la Congregazione delle Cause dei Santi, in occasione del 60.mo della morte del nostro Beato Pianzola, affermando anche che, “l’ultimo a spegnersi fu il suo sorriso”.
Anche noi, oggi, vogliamo esprimere per lui gli stessi sentimenti per la sua partenza dai luoghi che lo hanno visto esperto e gioioso coltivatore della vigna nella Chiesa di Dio, alla ricerca dei testimoni della santità cristiana.
“Ma chi era padre Cristoforo Bove?”
Mons. Angelo Amato, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, così ha affermato nell’omelia della Messa per il funerale, lo scorso 5 ottobre, nella Basilica di S. Pietro in Roma:
“Nato a Sant’Anastasia (prov. Napoli) il 21 luglio 1948, dopo i primi studi effettuati nel suo paese natale, entra tra i frati conventuali della Provincia di Napoli. Dopo l’anno di noviziato emette la professione temporanea il 4 ottobre 1966, e quella solenne il 9 settembre 1973. Dopo gli studi di filosofia e teologia compiuti al Seraphicum dal 1969 al 1974, riceve l’ordinazione sacerdotale il 4 ottobre 1976. Studia Storia Ecclesiastica presso la Pontificia Università Gregoriana, dove si laurea il 5 dicembre 1979 con una tesi su “Il problema dell’iconografia francescana: le scene della passione di Cristo nella Basilica di Assisi. Rapporto tra immagine e parola”. L’anno successivo viene nominato Consultore della Congregazione delle Cause dei Santi, compito che egli svolge insieme a quello di professore ordinario di Storia della Chiesa presso la Pontificia Facoltà di Teologia del Seraphicum e di professore incaricato presso la Pontificia Università Antonianum. Il 24 gennaio 1990 riceve la nomina di Relatore dello stesso Dicastero. Numerose sono in questo periodo le sue pubblicazioni, riguardanti tematiche connesse sia al lavoro svolto in qualità di Relatore, sia soprattutto relativa alla storia e alla spiritualità francescana. Dopo 20 anni di assiduo e faticoso lavoro, ha reso la sua anima a Dio ieri mattina, 4 ottobre 2010.”
Le notizie biografiche ci offrono il suo percorso di vita impegnata e dedicata alla amata Chiesa, – similmente a P. Pianzola; in essa P.Cristoforo amava riconoscersi, soprattutto nei suoi poveri, nei più dimenticati, ai quali dedicava, oltre alla particolare e gioiosa accoglienza, parte del suo tempo e del sua carità francescana.
4 e 5 ottobre 2010: due significative ricorrenze per un Frate Conventuale che ha ritmato la sua esistenza su “Madonna Povertà”: esse richiamano il sapore della spiritualità carismatica del grande Francesco di Assisi, alla quale ha guardato anche il nostro “Don Niente”. Padre Bove amava sottolineare le somiglianze della sua indole e del suo spirito con le predisposizioni e le scelte, ritrovate accostando l’allora Servo di Dio … fino a prevedere per se stesso una prematura morte.
La notizia arrivò in Casa Madre come un lampo di luce e di stupore. Insieme con mons. Paolo Rizzi e Suor Samuela, ho partecipato con profonda commozione alla Messa esequiale celebrata con grande solennità in S. Pietro all’altare della Cattedra,
Noi Suore Missionarie e tutta la nostra Chiesa diocesana dobbiamo molto a Padre Cristoforo:
 nel 1993, il primo simposio a Mortara su “La tipologia della santità in Lomellina”;
 nel 2001, il secondo simposio a Sartirana su “Padre Francesco Pianzola e la realtà agricola lomellina nei primi decenni del ‘900”
 l’inizio degli “Incontri Pianzolani” a Sartirana in collaborazione con l’Amministrazione comunale e la Parrocchia, fino alla Beatificazione.
Dobbiamo anche al suo interessamento appassionato il seguito delle altre attività inerenti alle due cause Pianzola e Olivelli, tra cui il lungo e attento lavoro per la confezione delle Positio dei due Servi di Dio.
Rimane incompleta, la Positio di Teresio Olivelli: essa sarebbe andata in stampa dopo l’incontro con il nostro Vescovo, Mons. Claudio Baggini, fissato da Padre Bove per il 26 ottobre p.v.
Ma… il Signore aveva fissato con lui un altro appuntamento e la sua “giornata” finì proprio nel giorno anniversario della Beatificazione di Padre Francesco Pianzola. Senza dubbio Padre Cristoforo poté cantare con san Francesco l’ultima strofa del “Cantico delle Creature”, lodando Dio “per sora nostra morte corporale”.
Il raggio di sole che illuminò la sua bara in San Pietro, fece risuonare in cuore le ultime parole del Prefetto della Congregazione dei Santi:
“Beato te, padre Cristoforo, a cui la vita non ha risparmiato infermità e malattie, soprattutto negli ultimi anni e in particolare negli ultimi mesi da aprile ad agosto, da te praticamente vissuti in una stanza d’ospedale. Beato te, che tutto hai sostenuto e sopportato con pace e serenità interiore. Secondo la promessa del tuo Serafico Padre, riceverai dall’Altissimo la corona della vittoria e della vita eterna. Amen.”

 

OMELIA di : X Angelo Amato SDB